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LA STREGA CATTIVA E POLLICINO.PRIMA PARTE

Io sento il mondo sulle palpebre inferiori.

Tu dove lo senti?

I sapori li sento poco. 
Purtroppo.
E questo mi sta dispiacendo.
Dei sensi, il gusto, mi sta mancando, più del tatto. E non lo avrei mai detto.

Oggi ho pensato che non credo avrò voglia di grandi cose, finito tutto. 

L' aspettativa è una strega cattiva, vende mele geneticamente modificate, spacciandole per bio.

Ciò che l'investimento emotivo ideale smuove nel nostro inconscio è troppo potente per poter poi essere domato facilmente.

Quando scendi da cavallo e ti accorgi che ti manca l'elmo, lo scudo, la spada, il mantello e anche i calzari. 
Ma soprattutto il castello da conquistare.
Ecco.

Non ho tanta voglia di illudermi o forse, piu' semplicemente ho perso un po' di coraggio, come pollicino perdeva le briciole lungo la via e i corvi se le mangiavano.

Forse resterò isolata altre 24 ore o anche un po di più, alla fine di tutto.

Di cosa avrò più bisogno? 
Ma veramente?

È difficilissimo rispondere.

Nulla tornerà come prima.
Ma quando mai un giorno è stato uguale all'altro?
Anche prima di questo tempo.
Quando mai un giorno è stato uguale all'altro e con minor dignità di essere vissuto?

Quando abbracciavi, lo facevi per finta?
E quando amavi? Era un passatempo?

E se restavi o sentivi il bisogno di andare? 
Perche' lo facevi? E perché invece no?

Io se restavo, mi chiedevo il perché.
E se andavo, me lo chiedevo due volte.
Anche tre.

Alla fine di tutto, non chiedermi di uscire. 
Non subito. 
Per favore.
Altrimenti passo per scortese. 
E non lo sono.
Non chiedermi di ubriacarmi a una festa pazzesca. 
Sarò forse diventata astemia, per allora.

Alla fine, siediti semplicemente accanto a me e stiamocene in silenzio ancora per un po'. 
Che ci ha riempito troppo, anche questo tempo.

Io di questo avrò bisogno.
Di svuotarmi come si svuota un utero troppo gravido e l'acqua fuoriesce con violenza.

Vorrei sentire quella sensazione.
Svuotarmi totalmente.
Totalmente.

C' è un attimo, ed è quando la vita irrompe con il primo pianto, in cui la circolazione sanguigna cambia per sempre.
È il momento in cui smettiamo di essere pesci.

Ecco io quello vorrei.
Si.
Alla fine di tutto.
Svuotarmi totalmente e ricordarmi di quando ero un pesce.

(Dettaglio di ceramica regalata dall'amica Tullia, 2020)