Ci cambierà questo tempo.
Ci sta già cambiando.
Cambierà chi cura ma anche chi è curato.
Chi è rimasto apparentemente sano e chi si è ammalato, per davvero.
Chi avanza nel vortice e chi si lascia trascinare.
Trasformerà chi si era perso per strada e chi si è ritrovato chiuso in casa.
Chi pensava al complotto mondiale, dimostrando la teoria che sosteneva da una vita.
Chi, relegato al domicilio, sta bene, annoiato dalla luce, dalla gente e dalla vita, ma (cambierà) anche il clautrofobico di sé stesso che, con se' stesso, fatica a convivere.
Chi ha il superpotere di vedere l'invisibile e di saperlo rendere enorme e farsi fagocitare e prosciugare di ogni energia.
Chi non vede che la magnolia sta comunque sbocciando, e chi invece la vede, eccome, se la vede e la trova più bella e seduttiva che mai.
Ci sta cambiando questo tempo.
Ci sta obbligando a chiederci cosa facciamo e perché lo facciamo.
A viaggiare in ciò che ci turba e a vedere come ci passiamo, nel bel mezzo.
Ci sta obbligando
ad aprire armadi, cassetti, cassettoni, cantine e seminterrati.
A scovare gli scheletri.
A scoprire i nervi.
A generare cerchi nell'acqua.
A sollevare la polvere.
A surriscaldare le molecole, sapendo che alla fine si depositeranno in un assetto nuovo e la materia prenderà un'altra forma.
Ci sta già cambiando.
Cambierà chi cura ma anche chi è curato.
Chi è rimasto apparentemente sano e chi si è ammalato, per davvero.
Chi avanza nel vortice e chi si lascia trascinare.
Trasformerà chi si era perso per strada e chi si è ritrovato chiuso in casa.
Chi pensava al complotto mondiale, dimostrando la teoria che sosteneva da una vita.
Chi, relegato al domicilio, sta bene, annoiato dalla luce, dalla gente e dalla vita, ma (cambierà) anche il clautrofobico di sé stesso che, con se' stesso, fatica a convivere.
Chi ha il superpotere di vedere l'invisibile e di saperlo rendere enorme e farsi fagocitare e prosciugare di ogni energia.
Chi non vede che la magnolia sta comunque sbocciando, e chi invece la vede, eccome, se la vede e la trova più bella e seduttiva che mai.
Ci sta cambiando questo tempo.
Ci sta obbligando a chiederci cosa facciamo e perché lo facciamo.
A viaggiare in ciò che ci turba e a vedere come ci passiamo, nel bel mezzo.
Ci sta obbligando
ad aprire armadi, cassetti, cassettoni, cantine e seminterrati.
A scovare gli scheletri.
A scoprire i nervi.
A generare cerchi nell'acqua.
A sollevare la polvere.
A surriscaldare le molecole, sapendo che alla fine si depositeranno in un assetto nuovo e la materia prenderà un'altra forma.
A sperimentare e cercare nuove bellezze, stando sempre più leggeri.
Si stanno superando frontiere emotive, mentali e fisiche e ritrovando nuovi equilibri.
Fare spazio alla "rottura del senso" apre le porte ad un luogo di esplorazione in cui poter ancora, una volta, viaggiare.
Si stanno superando frontiere emotive, mentali e fisiche e ritrovando nuovi equilibri.
Fare spazio alla "rottura del senso" apre le porte ad un luogo di esplorazione in cui poter ancora, una volta, viaggiare.
(Il giardino dei semplici, Salerno, febbraio 2020)