La disperazione è rossa, rovente, paonazza, tachicardica e confusiva. È delirante, agitata, afinalistica, da contenzione forzata.
La frustrazione è arancio chiaro, molle, flaccida, mialgica e lamentosa.
Non suda, è secca, ha le labbra screpolate e le mani non curate.
Il terrore è giallo, itterico, alito fetido ed esoftalmo, ventre slargato, è umido e maleodorante.
L' ossessione è verde, biliare, ha andamento colico ed e' nauseante.
Non dà pace e fa contorcere di spasmi mentali.
La paura è blu, cianosi e vasospasmo, estremità fredde, labbra cucite, livedo cutanea e cuore bradicardico.
L' arrendevolezza è viola. E' ematoma, è stravaso sotto la cute, è fuoriuscita di liquido ematico nei tessuti, è trauma e fa male. È gonfia e tesa, è tirata e dolente.
Ma, dicono i praticanti che:
Rosso è anche il primo chakra: è la radice, l'istinto alla sopravvivenza, è forza vitale, è conservazione ed energia pura. Peperoncino sulla lingua.
Che:
L' arancione è il secondo ed è il desiderio, il piacere, l'attrazione e la creatività.
Blu è il colore della parola, della comunicazione, delle opinioni e dello scambio, e' il colore della democrazia e del rispetto, il colore dell'inchiostro, dal graffito alla penna, dalla caverna alla ricerca del Wifi.
È il foglio, il muro, la spiaggia, il display e qualunque superficie su cui si possa fermare un pensiero.
Ha il profumo caldo della spezia blu delle medine.
Viola è l'intuizione.
È l'immaginazione, è ciò che ci distingue da Polifemo, gigante semplice. È l'occhio che ci manca.
È la ricerca, ogni ricerca, è il senso, ogni senso, è la curiosità piccola piccola che sa farsi enorme.
E' il perché, il per come, il dove e il quando, e' tutti gli avverbi messi assieme, ammassati dietro alla fronte.
È la rara bacca del sumac.
Non pratico yoga,
Pratico l'occidente, affascinata dall'oriente.
Pratico a stento la medicina, sempre da principiante, e mi ritrovo a cercare, nei corpi, odori e colori che mi parlino di salute o di malattia.
Cerco cure e rimedi, per come posso, ma ammiro chi riesce a vedere i colori e ad espanderli come energia vitale.
(Museo Reina Sofia, un anno fa)
La paura è blu, cianosi e vasospasmo, estremità fredde, labbra cucite, livedo cutanea e cuore bradicardico.
L' arrendevolezza è viola. E' ematoma, è stravaso sotto la cute, è fuoriuscita di liquido ematico nei tessuti, è trauma e fa male. È gonfia e tesa, è tirata e dolente.
Ma, dicono i praticanti che:
Rosso è anche il primo chakra: è la radice, l'istinto alla sopravvivenza, è forza vitale, è conservazione ed energia pura. Peperoncino sulla lingua.
Che:
L' arancione è il secondo ed è il desiderio, il piacere, l'attrazione e la creatività.
È slancio e passione.
È essenza di cardamomo.
Che il terzo chakra è giallo come il sole, come la mimosa di marzo, come il centro della margherita e lo zafferano sciolto in acqua.
Sta nell'ombelico e a me fa ridere.
È la percezione del proprio mondo interiore, la conoscenza.
È la ricerca del centro e anche della periferia di sé stessi.
Verde è il vero colore del cuore e delle sue quattro cavità.
Ha il profumo del timo e della menta selvatica.
È al centro del petto e al centro di tutto.
E' la compassione ed il rispetto, è l'amore declinato in tutte le forme possibili ed impossibili, e' meravigliosamente imperfetto. E' avvolgente. Piccolo ma rassicurante, è scalzo e non indossa la canottiera. Non ha paura del freddo, ama il vento e le stagioni tutte. Ama il mare e la pioggia notturna, come la calma e il temporale. Aspira alla saggezza ma corre, inciampando come un bimbo.
È essenza di cardamomo.
Che il terzo chakra è giallo come il sole, come la mimosa di marzo, come il centro della margherita e lo zafferano sciolto in acqua.
Sta nell'ombelico e a me fa ridere.
È la percezione del proprio mondo interiore, la conoscenza.
È la ricerca del centro e anche della periferia di sé stessi.
Verde è il vero colore del cuore e delle sue quattro cavità.
Ha il profumo del timo e della menta selvatica.
È al centro del petto e al centro di tutto.
E' la compassione ed il rispetto, è l'amore declinato in tutte le forme possibili ed impossibili, e' meravigliosamente imperfetto. E' avvolgente. Piccolo ma rassicurante, è scalzo e non indossa la canottiera. Non ha paura del freddo, ama il vento e le stagioni tutte. Ama il mare e la pioggia notturna, come la calma e il temporale. Aspira alla saggezza ma corre, inciampando come un bimbo.
Blu è il colore della parola, della comunicazione, delle opinioni e dello scambio, e' il colore della democrazia e del rispetto, il colore dell'inchiostro, dal graffito alla penna, dalla caverna alla ricerca del Wifi.
È il foglio, il muro, la spiaggia, il display e qualunque superficie su cui si possa fermare un pensiero.
Ha il profumo caldo della spezia blu delle medine.
Viola è l'intuizione.
È l'immaginazione, è ciò che ci distingue da Polifemo, gigante semplice. È l'occhio che ci manca.
È la ricerca, ogni ricerca, è il senso, ogni senso, è la curiosità piccola piccola che sa farsi enorme.
E' il perché, il per come, il dove e il quando, e' tutti gli avverbi messi assieme, ammassati dietro alla fronte.
È la rara bacca del sumac.
Non pratico yoga,
Pratico l'occidente, affascinata dall'oriente.
Pratico a stento la medicina, sempre da principiante, e mi ritrovo a cercare, nei corpi, odori e colori che mi parlino di salute o di malattia.
Cerco cure e rimedi, per come posso, ma ammiro chi riesce a vedere i colori e ad espanderli come energia vitale.
(Museo Reina Sofia, un anno fa)