Ho scelto l'isolamento.
Da oggi.
Indispensabile ormai.
E così sono diventata un'isola slegata sui quattro lati.
Navigo in mare aperto.
Qual è il trucco per sopravvivere?
Per il tempo di un sogno, giocando a nascondino, vorrei rifugiarmi in quell'utero silenzioso che mi ha generata e starci dentro. Giusto il tempo di una partita.
Chi gioca con me?
Regredire alla mia versione più precoce, quello che ero cinquemila anni fa.
E riconoscermi.
Al seme che se ne sta sotto terra, senza la più pallida idea di germogliare, almeno per stanotte.
Zitto zitto.
Fermo fermo.
Al buio.
A non raccontarsi niente.
Più niente.
Solo stare cosi' raggomitolati,
ma potersi fare accarezzare.