Si è alzato il vento.
Con esso aria nuova.
Ci si copre la gola e si scopre l'anima,
allo sbocciare dei narcisi.
Che voglia di leggerezza!
Voglia di giocare con la parte tratteggiata della linea del tempo, saltellandoci sopra
op op op _______ _ _ _
Stare con la grazia del pellicano, oca elegante, a pelo dell'acqua.
Coi piedi, battere e levare, fuori tempo ma con garbo, solfeggiando, a memoria, un tempo tutto mio, fuori dallo spartito.
Sentire addosso, sulla pelle nudissima, il velluto dei primi germogli, senza peso e senza rumore, mentre la vecchia giacca a quadrettoni, che mi ha protetto i polmoni nei giorni d'inverno, si fa pezzo vintage da collezione privata, come è la storia di ciascuno di noi.
Avere voglia del bicchiere mezzo pieno e di svuotarlo, ma senza fretta.
Voglia di poche e selezionate parole, di ascoltare poesie di tre sillabe e musiche di un'unica potente nota.
Voglia del verde del rosmarino ma, ancor di più, del suo fiore color lilla'.
Voglia di grattugiare la buccia di un limone di Sorrento e farmici un aerosol.
Addentare sei chicchi di melagrana, come Persefone, ma senza che nessuno me lo chieda.
Strizzare bene i pensieri e farli asciugare al sole, non lesinando con l'ammorbidente.
Prendere tutti i materiali con cui fino ad oggi ho costruito la mia vita e farne un patchwork autografato.
Esposizione temporanea.
Ripetere un mantra divertente
e, alla fine, levitare per il troppo ridere.
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