Nel mio giardino c'è una pianta mangiucchiata da una vorace lumaca. Divora le foglie di notte, per scomparire all'alba. Mi è impossibile scovarla. È come un sogno che non si fa afferrare al risveglio, eppure cambia la conformazione ai desideri. Tracce di passaggi . Ci sono fragole selvatiche, ma non tutti i fiori danno frutto. Alcuni sì, altri no. Ho smesso di rattristarmene . Ci sono fiori selvatici, spontanei, dagli esili petali blu, piuttosto infestanti. All'inizio mi piacevano: esuberanti e riempienti, senza bisogno di cure. Ora passo le giornate a toglierli dai terreni altrui perché so cosa significa rispettare gli spazi. Ci sono rose dai boccioli minuti e dai petali d'incanto. Ho imparato ad attendere per un'alba di stupore. C'è una pianta rubata alla roccia del mare che evidentemente sente che l'aria sa di sale anche quassù, perché mi allieta con fioriture non terrestri. Ha mille occhi o forse cuori con cui è in ascolto del mondo. Ed io con l...
In me ci sono un fringuello rumoroso ed un colibrì spaventato. Un rospo che non ha mai atteso baci ed un geco, in cerca d'ombra. C'è lo scrosciare della pioggia, in un pomeriggio d'estate e un sole tondo il giorno di Natale. C'è un chicco di riso ed uno di sale. C'è poco zucchero filato e poche feste di paese. C'è uno stagno che dà riparo a tritoni, scarabei e bisce verdi. E un orto di pomodori rossi vicino ad un campo di lavanda. Soffia il vento, ad ogni ora. C'è una rupe che conosce la vertigine E una piana piena di mandarini. C'è una foglia, non l'autunno. C'è il mare, non l'oceano. C'è la roccia, non la sabbia. C'è il silenzio, non rumore. C'è la vita, ma non città abitate. C'è un porto solo e molte rotte di marinai. Un faro piccolo e molte reti di pescatori. C'è una spina dorsale e molti cuori. Più emisferi e grande sovrapposizione di sogni all'alba. La notte è breve e i tramonti lunghissimi. C'è uno sguard...