Ho cercato il silenzio Nello sguardo di un vecchio Nell'uscio di una porta cigolante Nella barba di mio padre Nel passo di mia madre Nell'ombra di chi ho amato Nelle mani di chi pregava Nell'urlo taciuto Nei vetri a terra, dopo la frantumazione Nella lacrima sul pavimento Nel crepitio di pensieri infuocati Nella stanza buia della confusione Nell'ultrasuono della follia Nel brusio della gente Nel fiato di un gabbiano Nella luce di un faro Nella pausa di una notte scura Nelle vene di una foglia Nella paura di un insetto Nella genesi di una parola Nella nausea di un eccesso Nell'impossibilità degli amanti Nel tempo che segue il lampo e in quello che precede il tuono Poi, un giorno, ho smesso di cercarlo. Ho chiesto di venire ad abitarmi. E, finalmente, l'ho sentito. ...
Stipiti di pelle possono aprire varchi di percezione. Trabocca l'umana esperienza, come inchiostro sbavato sulla riga del pensiero. La materialità non può più contenere. Otri dei venti della Vita sono, oramai, i corpi. Sul crinale degli opposti mi conduci. È la vertigine dell'Io. Esplode, al respiro del Cosmo, la minuscola gabbia toracica. Petto di piume e fragilità d'uccello, ancora mi vestono. Bellezza bacia Inquietudine, chiedendola in sposa. Passione suona la lira con dita di fuoco. Poesia si traveste da satiro e va danzando con piedi caprini. Divengo un punto tra l'infinito e il nulla nell'attimo di uno scambio. Pulso. L'aspirazione all'eternità passa attraverso le carni. Perturba un'estasi di smarrimento e caducità. Nell'immenso, ogni cosa perde consistenza. È l'attimo della fusione. Il mistero passa attraverso le narici. L'incanto ha unghie. Strutture d'ossa, come templi, siamo stati costruiti per ospitare trascendenza. La linea d...