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Soglie di possibilità


Entra nei miei corridoi ed apri una ad una le porte delle mie stanze.
Fallo con pazienza, garbo e devozione.
Troverai stanze d'ogni tipo tipo: alcune con finestre enormi, sprovviste di vetri e spalancate sul cielo. 
Altre piccole, buie e spoglie, prive di insonorizzazione. 
Lì scricchiola ogni grammo di vita. 
Altre piene di parole, ricordi, di vuoti, di schizzi, di stracci, di ferri, fuochi e fiamme. 

Cammina sulle foglie del mio bosco interiore, nell'autunno perpetuo di questo mio tempo.
Ascoltanene il fruscio crepitante.
Togliti le scarpe. 
Attardati, per favore.

Portami nei tuoi templi dorati. 
Tra gli spiriti che ti abitano al crepuscolo.
Mostrami le pire dei tuoi antenati. 
Raccontami le storie dei volatili che portano semi dentro al tuo cuore.
Mostrami la pioggia che feconda la tua terra e parlami di cosa vedi nel fumo che sale dai fuochi nelle case.

Fammi girare tra le tue scimmie, 
tra gli altari delle tue devozioni.
Perderò consistenza per lasciarmi attraversare dai pollini che l'aria porterà a me ed in essi cercherò i semi del tuo avvenire.

Ci sono soglie di possibilità. 
Stagioni di eterni ritorni in cui morire è solo un modo per rinascere ancora.
Ci sono case in cui si può decidere di abitare, senza bisogno di innalzare muri.

    ph Simona Ambrosini, BKK.

Commenti

  1. Se lei ci tiene ancora..non sono vicino, un po' più distante ma sono nei paraggi, rifletto su diverse cose e certe lotte intestine di strane ma potenti onde che mi governano da sempre, da deviare almeno di un palmo. Non aprirò mai quelle porte, sarà lei a farlo se sarà il caso, se sentirà il desiderio..comunque ne apprezzo il significato da parte sua. Quella delle scimmie non l'ho ancora capita..sono un po' tonto. Spero non sia un...per poi ricorrere a provvedimenti, non mi và proprio di passare per la persona che non sono e purtroppo specialmente a distanza sono cose difficili da dimostrare. G.

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