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MADRE

Il profumo di pane misto a latte è il mio odore materno nei giorni di sole,anche se il latte al seno, a quanto pare, non l'ho mai succhiato.
Nei giorni di pioggia, invece, l'odore è quello delle viole, subito dopo che ha piovuto e la terra profuma di viole e le viole profumano di terra. In quello scambio tra la terra e le viole, mia madre mi ha dato un bacio.
Se io potessi infilare quell'odore tra le pagine di un libro, lo aprirei tutte le volte che cambia il Tempo.
Mia madre sta nel mio piccolo intestino e si dondola nel mio Duglas su una amaca fatta di fibre muscolari, globuli rossi e due gocce di Yves Saint Laurent.
Mia madre è rapidità, scatto felino nella pancia, gatto selvatico, come il finocchietto più odoroso sulla strada che porta al mare.
È notte piu' che giorno, quando di stelle ce ne sono troppe e soffia quel vento che fa parlare gli usci e riunisce gli spiriti.
È intuito. Incisione profonda dove collocare il bulbo destinato a rifiorire.
Mia madre è diversa da me, io sono diversa da lei.
Non ho i suoi occhi, non le sue mani, non il suo bel seno.
Non cammino sui tacchi io e non ho quell'eleganza che tanto mi piace.
Ho più rughe e gli stessi pensieri, e lei lo sa. Le mie paure sono le sue. E io lo so. Ma non ce lo diciamo, come si fa quando si rispettano le regole della seduzione.
Ci incontriamo sugli zigomi io e lei. Ce li hanno disegnati con decisione.
Lei sugli zigomi vorrebbe fare shopping, io bere un calice con tante bollicine.
Mia madre è nelle mie parti liquide. Credo.
Calde, odorose, vitali.
Allora lascio che le parti liquide in me scorrano, incontrando i bivi dove le arterie si biforcano e le vene si aggrovigliano; lascio che la mia parte liquida si infili nei capillari là dove le cellule devono procedere una ad una ed il sangue, come per magia, vira dal rosso carminio al blu cobalto.
Accolgo la potente femminilità che mi abita e tormenta, le streghe che si divertono coi miei sogni notturni e la luna che decide le mie fasi e smuove le mie maree, mentre ripenso al sapore del mio sangue trasformatosi in latte quando questi capezzoli hanno dovuto nutrire.
        (Scattata il 27 aprile 2020)