Un tempo cercavo spiegazioni per ogni cosa, poi ho capito che si può stare senza causa. Senza effetto forse un po' meno.
Work in progress.
Ma quante cose dobbiamo addomesticare oltre alla volpe?
E pensa se le rose avessero un bulbo, che meraviglia sarebbe l'attesa?
Vorrei avere il superpotere di rendere visibile l'invisibile per rompere tutti gli schemi, guardare bene bene tutto e capire una volta per tutte le regole del gioco.
Non per vincere, ma partecipare. Onestamente.
Io qui dentro ho un concerto di viole stamattina.
Suonano e sbocciano.
Sbocciano e riprendono a suonare.
Col sole siamo tutte più belle e la pelle che si scopre ha un grande potere sull'umore.
La voglia di scoprire i piedi è tanta quanto quella di inventare un simbolo evocativo e potente in cui stilizzarmi.
Non ho più spigoli, sai?
Sono una linea così tanto essenziale!
Che lusso sarebbe un viaggio nella caverna che abitiamo prima che ci raccontino la nostra storia?
La mia convalescenza è un fermo temporaneo obbligato, cui non sono abituata e che mi smuove più che mai, come il pensiero della felicità.
La felicità che poi, si sa, non dovrebbe essere un fatto privato.
Vorrei sostenere l'esame di coscienza, e anche quello di realtà, senza la minima esitazione, senza indulgenza, in sessione plenaria.
E prendere la lode, semplicemente, per l'impegno dimostrato.
https://youtu.be/21BQF4oyLPg
Work in progress.
Ma quante cose dobbiamo addomesticare oltre alla volpe?
E pensa se le rose avessero un bulbo, che meraviglia sarebbe l'attesa?
Vorrei avere il superpotere di rendere visibile l'invisibile per rompere tutti gli schemi, guardare bene bene tutto e capire una volta per tutte le regole del gioco.
Non per vincere, ma partecipare. Onestamente.
Io qui dentro ho un concerto di viole stamattina.
Suonano e sbocciano.
Sbocciano e riprendono a suonare.
Col sole siamo tutte più belle e la pelle che si scopre ha un grande potere sull'umore.
La voglia di scoprire i piedi è tanta quanto quella di inventare un simbolo evocativo e potente in cui stilizzarmi.
Non ho più spigoli, sai?
Sono una linea così tanto essenziale!
Che lusso sarebbe un viaggio nella caverna che abitiamo prima che ci raccontino la nostra storia?
La mia convalescenza è un fermo temporaneo obbligato, cui non sono abituata e che mi smuove più che mai, come il pensiero della felicità.
La felicità che poi, si sa, non dovrebbe essere un fatto privato.
Vorrei sostenere l'esame di coscienza, e anche quello di realtà, senza la minima esitazione, senza indulgenza, in sessione plenaria.
E prendere la lode, semplicemente, per l'impegno dimostrato.
https://youtu.be/21BQF4oyLPg