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UN GIORNO CAPIRAI


Un giorno capirai che l'acqua del tuo pozzo scotta
e che al chiodo, si appendono solo i fallimenti verso sé stessi.

Capirai anche che cadere nella cisterna della tua anima è come scoprire un sarcofago dai mille colori. 
Lo darai alla luce e sarà bellissimo.

Capirai che le infinite possibilità che la tua testa può pensare non fanno altro che boicottare l'azione,
perché l'azione ha bisogno soltanto di una unica e valida illusione.

Quel giorno capirai anche che i piani esistono solo nella tua mente e la possibilità di scivolare giù dipende unicamente da come ti posizioni nel mondo.

Capirai che Apollo suonava la lira, 
incantava gli dei dell'Olimpo
ma leggeva le note sullo spartito.
Dioniso invece suonava i tamburi, improvvisava le danze, sapeva ascoltare il suo vuoto ma, soprattutto, sapeva trasformarlo in ritmo.
(irritando gli dei, alla follia!)

Capirai che il mostro che hai curato stanotte e quello che hai sognato la notte scorsa,
eri sempre tu, 
prima di conoscerti.

Che la speranza non si baratta. 
È materia prima, da maneggiare con cura.
La stessa cura con cui, 
prima di trattare gli altri, 
dovresti trattare te stessa.

Questo è quello che resta 
alla fine dei conti.
E fa sempre la differenza.


(Foto di sopra, 
scattata stamane 
a fine turno in PS)

Commenti

  1. Forse fa male eppure mi va
    Di stare collegato
    Di vivere di un fiato
    Di stendermi sopra al burrone
    Di guardare giù
    La vertigine non è
    Paura di cadere
    Ma voglia di volare

    https://www.youtube.com/watch?v=LvG12qnnY_g

    inseguendo l'abitudine di sunarela e cantarcela da soli... cantiamoci questa all'"inizio" dei conti...

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    Risposte
    1. soprattutto la parte "Mi fido di te"... mi fido di me...

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    2. Grazie per il pezzo , musicalmente, condiviso!

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  2. "l'acqua del tuo pozzo scotta", ma in quell'acqua hai nuotato, in quell'acqua ti sei disinfettato, in quell'acqua sei annegato, in quell'acqua hai recitato a fare il morto, perché il navigare comporta fare bracciate facili verso una terra mobile e bracciate impossibili per tentare di stare a galla su quell'isola, perché ogni goccia -ogni goccia di sudore ha il suo luccichio prezioso, come quelle lacrime sul granito che quando riflettono spavalde il loro bagliore annunciano che presto verrà a piovere, e non per questo ci fermiamo, e continuiamo ad arrampicare su quella montagna di vecchi ghiacciai, anche se si scioglierà.

    Barbarah Guglielmana

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