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BACIAMI ANCORA

Alla fine 
Dobbiamo 
Baciare la strega.

Corriamo.
Lei ci insegue.

Allora bisogna fermarsi.
Aspettarla.
Averne paura.
Guardarla negli occhi e pure
innamorarsene un po'.

Per davvero. 
Altrimenti non vale.
Lei lo sa. 
Lo capisce.
E ti lascia nel tuo brodo, 
a generare muffe.

Tu
Non cambi.
Tu
Resti uguale.

"Rien ne va plus, les jeux sont faits" 
ti dice intanto il tuo crupier.

Se, invece, la vai a cercare, la strega, 
in mezzo al tuo bosco di larici giganti,
se non hai paura di appoggiare le tue labbra sulle sue così da sentire il suo alito gelido entrarti dentro e congelarti fin dentro le ossa,
ecco che, allora,
lei potrebbe 
iniziare a farti le domande giuste.

Solo se stai attenta,
lei potrebbe mostrarti 
l'ombra dietro alle madri e
lo scheletro dei padri.
Gli incubi di ogni figlio 
ed i tormenti dei fratelli.
Il dolore di chi ama e
le scuse di chi è amato.


Ma anche
la fobia di cui, in realtà, soffre il ragno e
la nevrosi che fa roteare il girino.
L'ossessione del fungo per la vita altrui e
l'instabilità continua della polvere.
La tristezza che fa cantare il castoro e
l'insonnia che tiene sveglia la cicala.

Se tu non parli a vanvera,
lei ti potrebbe parlare
della tua morte e della tua vita,
dei cicli della tua terra
e del senso delle stagioni.
A te, donna.

E magari spiegarti
la femminilità del seme
la mascolinità della terra
Senza tacere 
l'attrazione erotica della luna 
per la molecola d'acqua.

Ma solo se sai fare davvero silenzio,
lei, allora,
ti mostrerà la confusione,
e ciò di cui tu hai più paura,
Poi ti abbandona. È una strega, dopotutto.

Io penso di averla incontrata.
E' successo in una notte di inverno, faceva molto freddo.
Credo sia più buona di quel che sembra.
Siamo noi a far paura
se non ci fermiamo e non ci decidiamo 
a darle un bacio
affinché 
ci confonda
almeno un po'.

Baciami ancora.
"que le jeu commence!"

  "Bisogna imparare a disimparare".       Picasso