Attrito: dissipazione di energia che non si conserva. Muscoli in azione, pensieri in flesso estensione. L' acido lattico a me si accumula negli orbicolari.
Le molecole, opponendosi, si scaldano.
I corpi lo fanno, abbracciandosi.
Oscillo come un pendolo per capire quanto dura un mio giorno siderale.
Interpreto i miei atti mancati.
Cedo alle compulsioni della bellezza, in astinenza continua.
Mi cerco interpretando l'acqua tremula sul fondo del mio pozzo.
Ieri ho comprato dell'intimo in pizzo san gallo e vi ho rivestito l'anima e le uova d'oro.
Ma dove sta la felicità?
Mi viene la vertigine ogni volta.
A volte mi espando così tanto che ho paura di perdermi.
Rotolo via come la biglia che un bimbo ha perso giù per la discesa dei suoi giochi.
A volte, invece, mi faccio così piccola ma così piccola che un fringuello potrebbe prendermi col becco e portarmi via, senza muovere un filo d'erba.
Ho infiniti spiccioli di desideri nelle tasche.
E mi cascano da tutte le parti.
E ogni volta mi fermo a raccoglierli.
E riparto, ma a rilento.
Un tempo correvo.
Li tenevo in mano quei due bronzini e andavo veloce, ah sì, se correvo veloce giù per la discesa, con le braccia aperte come a volare e i pugni chiusi (coi bronzini)!
Venite tutti qui, per favore, distribuiamo equamente gli spiccioli, i desideri e la voglia di felicità.
Vorrei gettarli al vento questi spiccioli di desideri come i chicchi di riso della sposa e vedere la felicità espandersi!
Ed in quella espansione, trovare la mia pace.