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Il legno e l'aceto

Il legno della croce profumava di mandarino e di sambuco.

Alla fine di tutto, in quel giorno di primavera inoltrata, da quel legno, le donne avrebbero tratto dei piccoli bastoncini d’incenso per profumare le loro case e i loro lunghi capelli.

Il profumo dell’incenso avrebbe fatto rivivere il Mar Morto. Sulle sue sponde sarebbero nate piantagioni di datteri enormi, dalla cui corteccia, le medesime donne, avrebbero tratto un balsamo prezioso per curare i dolori del ventre, la sterilità, i deliri e gli spasmi.

Oggi c’è chi ha preso un legno, uno di quelli consumati dall’acqua, dal sale, dal sole, dalle muffe e dai tarli, un legno lungo, poroso, bucato, perfetto. Lì ci ha attaccato la sua anima. L’ha crocifissa sulla parete della sua cucina, insieme alle sue braccia, stanche, e ai suoi troppi pensieri.

Lo ha fatto così, a tradimento, tra il PC sul tavolo, le bollette e gli occhidellamadonna, messi in acqua, in un vasetto di pomodoro, vuoto.

Io pensavo a quell’immagine e la fissavo con due chiodini sulla parete del mio sepolcro semimbiancato, anche il velo delle mie tempie si squarciava in due e si faceva buio intorno.

L’umana religiosità e la divina sacralità che ci abitano, in quel momento, si spartivano le vesti, in parti disuguali, dentro di me.      Il thè che bolliva, a quel punto, sapeva di aceto ed io l’ho sputato per la nausea e il turbamento.

Il pensiero del sacrificio, della morte e di una vita, quel pensiero sì, sanguinante per i polsi, ha slacciato il mio quadrato interiore e lo ha fatto con quella rapida disinvoltura con cui scivola via una sottana di seta.

 Le forme, a quel punto, si sono mostrate per quello che erano.

 La vecchia nel corpo liscio di una giovane dalla pelle color carne venti denari.

La bimba sorridente nelle pieghe cutanee macerate dai troppi anni, dal borotalco e dal sudore.

La lucente bellezza nel ributtante carapace dello scarafaggio gigante.

Il verme molle, ricco di proteine, nel kimono di madama Butterfly.

Appollaiata su un sicomoro, riempiendo di aria il mio piccolo petto da pettirosso, cerco anche io la misericordia tra la folla.

      ( scattata oggi)