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DIAMOCI APPUNTAMENTO

Ti mostrerei la leggerezza di un pensiero semplice ed appagante, se ne fossi capace.

Ti spiegherei il fascino della mancanza che, se non è desolazione, è poesia pura.

Ti direi che la bellezza sta nel citoplasma ed è fatta di acqua marina.

E se vorrai prendere in prestito il mio amore per il dettaglio, mentre io mi innamoro dell’insieme, fà pure, ma promettimi che addomesticherai il tutto con molta più pazienza di me.

Potessi, ti insegnerei la lentezza, 
per esercitarla un pò anche io, ma senza giuramento.

Che poesia sarebbe se ci incontrassimo nell’odore del fiore di limone o in quello della menta selvatica, 
tra i sassi bagnati o nel colore del mare che ci tinge la pelle, rendendoci piccoli alieni blu di questo pianeta?

E invece, per umana distrazione, tu ti prendi la mia inquietudine da calzolaio scalzo.
Che te ne farai mai?

Diamoci appuntamento su un cubetto di ghiaccio, nella terra del fuoco.
Su un’orchidea solo dopo che ha incontrato il suo orco e la sua dea. 
E’ meravigliosa sai? E lei lo sa.

Mi aspetto.
Tu?
                          (Salerno 2020)