Ci sono notti in cui le ore si dilatano e tu stai alla vita come il foglio di carta sta a un punteruolo. Stanotte una ragazzina perdeva il padre in arresto cardiaco. Non sono bastate le mani, non è bastata l'energia di un defibrillatore, né quella del cosmo a riattivare i suoi pensieri, smuovere le sue labbra, sollevare le sue palpebre. "Respira ancora vero? È un incubo! Ora si sveglia e parliamo un po' io e papa' ". Prove tecniche di resurrezione in questo teatro d'improvvisazione. Io mi sentivo come un burattinaio di strada squattrinato, senza burattini, voce ne' fantasia ma mi sforzavo di sentire il loro dialogo muto. Era ancora lì accanto alla sua bimba? Lei che pareva improvvisamente così piccola come fosse appena uscita dall'utero materno col cordone ancora attorcigliato attorno al collo. Le mancava l'aria. Ci sono notti che ti svuotano con la rapidità con cui si svuota una lattina di coca-cola agitata violentemente prima dell'us...
Anatomia di pensieri e navigazione spaziale