Stava in basso a destra, sul pavimento, in mezzo ad una miriade di altri pensieri materici, sculture pensanti, astrazioni concrete e sublimazioni visibili ad occhi nudo. Ci siamo guardati. Io ho cercato di distrarmi con dell'altro, ma niente. Tornavo sempre lì. Allora ci siamo riguardati e poi lo abbiamo fatto ancora, prima a distanza poi sempre più da vicino. Come due cani ci siamo annusati, avvicinati ancora un po', riguardati ed infine scelti. L'ho portato a casa con me. Lui mi ha trascinata con sé. Ora ci guardiamo. Io dal divano. Lui dalla parete. Cosa mi vuoi dire? Che: il doppio è in noi E' nel nostro cervello: a sinistra l'homo faber, a destra l'homo ludens. È un fatto culturale, universale, trasversale. Ne prendo coscienza. Il doppio è nella dialettica interiore in cui ė bene infilarsi anche a rischio di perdere il filo del discorso. È il tempo arcaico di cui abbiamo nostalgia e nessuna memoria. È l'onnipotenza dei pensieri e la s...
Anatomia di pensieri e navigazione spaziale