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Fogge nuove


Le rocce si sgretolano nel mare, infrante da onde in perpetua collisione.
È una lenta ma inesorabile fusione.

Sudore gocciola su pelle di sale e scava solchi che resteranno per i prossimi millenni.
Così le grotte definiscono la loro forma.

Iride precipita in una galassia. 
Buchi neri e nuove orbite di rotazione.
È la legge del moto perpetuo.
Ora può perdersi nello spazio, senza più sforzo.

Col tempo,
le ossa si demineralizzano
la pelle acquista più memoria
i ricordi si selezionano
le cellule imparano a non sprecare più energia
il cuore sente i suoi battiti e si fa sacro
i polmoni riconoscono la densità dell'aria e disdegnano la polvere.

Col tempo, come le rocce, potremmo imparare a concederci ad un mare dove perdere consistenza senza più paura.

Col tempo, come grotta, potremmo svelare il nostro segreto a quella sola goccia capace di colare dentro e generare stalattiti e stalagmiti di stupore.

Col tempo, come naufraghi nell'immensità, potremmo roteare verso una gravità di attrazione oppure vagare senza più bisogno di un centro. 

                      Fogge nuove.


Ph scattata a Bussana Vecchia, è Luglio.