Alle 9 del mattino una foglia gialla mi trafigge. Il mio petto interrompe la sua caduta al suolo. Chiede di farsi cullare in una ninnananna silenziosa solo mia e sua. Immobile resta, ad occhi chiusi, schiacciata tra il vento ed il mio incedere veloce, nonostante tutto, qui attorno, implori lentezza. Alle 9 del mattino sei volatili partono, in assetto di guerra, sorvolando i tetti bruni. Il cielo è un bianco foglio, steso sopra le nostre teste, di carbone hanno, invece, loro le ali. S'agitano dentro alla mia gabbia toracica, per il breve tempo del loro passaggio e subito volano via. Ma ormai è bucato il velo del quotidiano. Alle 9 del mattino l'uva americana rampica per un grigio muro scrostato, esplode in un eccesso di carminio, amaranto e borgogna. Odora di vinaccia e di sangria in mezzo a treni rumorosi, macchine e persone delle 9 del mattino. Alle 9 del mattino fumano comignoli lenti, in una volta priva di nuvole. Tepori aereiformi salgono da pire interi...
Anatomia di pensieri e navigazione spaziale