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/Ri·fles·sió·ne/


Dal vocabolario della lingua italiana.

-Sostantivo femminile.

1. Fis. Fenomeno per cui un raggio di luce viene rinviato o deviato da una superficie riflettente; per estensione, lo stesso fenomeno riferito a onde di altra natura

2. Fig. Considerazione attenta, espressione di consapevolezza nell'esercizio del pensiero.

3. Fil. Momento del processo conoscitivo in cui l’intelletto non soltanto conosce, ma anche sa di conoscere e assume a oggetto sé stesso.


Esempi di riflessioni:

La matrigna Grimilde che si riflette nello specchio
(ed incrementa la sua vulnerabilità).
Narciso che si riflette nello specchio
(e si innnamora).
Il Basilisco che si riflette nello specchio
(e muore).
Archimede che fa una riflessione, a caldo, con gli specchi
(e uccide).
Alice che, nello specchio, ci passa
(e non riflette).
Borges che, sullo specchio, riflette per una vita intera
(con ossessione parziale)
I vampiri che, nello specchio, non si riflettono
(la riflessione, si sa, è di una noia mortale, ma resta una faccenda da vivi).

E le allodole, beh, loro ancora, ci cascano negli specchietti
(e poi ancora, e ancora)...

Io pure, ci casco, come la pennuta canterina.
Vecchia come il mondo è la seduzione del riflesso.

Riflessione 1: il cielo che decide di traslocare in una pozzanghera
(senza troppo preavviso)


Riflessione 2: le città sommerse
(che vibrano sotto le rigide fondamenta del nostro mondo, talora disabitato).


Riflessione 3: è sempre il non raggiungibile a perpetrare all'infinito il desiderio.
(generando la tensione erotica).


Allora resto
come la pennuta canterina a riflettermi,
in questi tremuli residui di un tempo, non ancora speso.

Cercarsi e riconoscersi nel proprio riflesso significa accettare la frantumazione di sé.
In quel riflesso qualcosa muore per sempre e qualcosa torna a vivere.

Impossibili ricomposizioni.
Ricomposte possibilità
di nuova bellezza.


Questa è la riflessione.




Commenti

  1. Ma che brava che sei in queste riflessioni. Devo dire che anche le fotografie sono bellissime. Talentuosa.

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  2. Mi ha regalato altra bellezza con i suoi scritti e le sue immagini così vive.
    E che garbo la sua pungente ironia!
    Mi permetto, allora, di condividere ancora alcuni pensieri.

    Le fotografie hanno subito evocato una parola Giapponese che di per se è una poesia:
    Kawaakari かわ あかり
    Intraducibile in altre lingue, per i Giapponesi è: l’ultimo bagliore di luce che riflette sulla superficie di un fiume al tramonto.

    Il mio caro Borges: cosa ci saremmo persi senza i suoi specchi e i suoi labirinti.
    https://liosite.com/poesie/jorge-luis-borgeseverness/

    Alice… "Alice che, nello specchio, ci passa (e non riflette)."
    Forse perché lo specchio non la riflette. Pensa che solo al di là dello specchio ci sia la vera Alice.
    La domanda che mi sono posta è: ora che ha compiuto il suo viaggio-metamorfosi, cosa vedrà Alice quando si guarderà allo specchio?


    “…in quel riflesso qualcosa muore per sempre e qualcosa torna a vivere.

    Impossibili ricomposizioni.
    Ricomposte possibilità
    di nuova bellezza.”

    In queste ultime righe, invece, ho ritrovato un altro principio della fisica: la rifrazione.
    E ho immaginato il raggio di luce che attraversa le facce di un cristallo: Il raggio di luce bianca muore, si scompone, e diventa un arcobaleno.

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    Risposte
    1. Grazie!
      Lei è sicuramente una amante della cultura giapponese, Trovo di una suggestione particolare i suoi interventi...ipotizzando lei sia la signora del kijō...altrimenti...il pensiero orientale viene a portare vento nuovo nel cielo d'occidente! Che bellezza!
      Grazie di cuore per questi nuovi rimandi, le nuove letture proposte, per le altre immagini e i pensieri qui condivisi! E grazie anche per l'immagine finale di ciò che muore per rinascere...del cristallo...non era cosi potente e iridescente nel mio cuore quando è uscita...era più cupa e mesta...Che bella energia che ricarica lo spirito
      A presto!

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    2. Ci si cade dici.. come i pennuti..
      Per me nei riflessi c'e' un desiderio (non posso dire altro, ognuno ha i suoi ed in quelli crede e sente, a volte lo senti lieve come un sospiro ma nel momento giusto ci credi) ..è come un inciampare in noi stessi come si fa a non caderci dentro..lo so puoi starci attento, noo a me piace.
      Come dice la Antonella sopra belle foto, il tramonto sul fiume rosso(che sembra il nome di un film) e la seconda prima con lo steccato un po' a protezione un po' per non andare oltre per fermarsi lì e da lì guardare lontano. Grazie per questa bella passeggiata parole di colori.
      Due volte che leggevo "il basilico che si riflette nello specchio e muore" ..ma cos'è!?.. alla terza ce l'ho fatta :)

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    3. Grazie G. per questo tuo ricco commento...si inciampa nei riflessi, sì, anche io la penso così. Il punto è fermarsi a comprendere quel che si vede...e se anche non si capisce, almeno stupirsi!
      Grazie!

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