Poi arriva il giorno in cui capisci che
il dolore puo' prendere la forma di ciò che lo contiene, esattamente come il latte dentro la sua scatola di cartone o il tonno nella sua lattina.
Capisci anche che quando si è tristi, si possono fare cose straordinarie.
Ti ricordi, così, quasi all'improvviso, che il desiderio è il secondo dio venuto al mondo.
Il primo è il caos e nel suo ventre fecondo, oggi cerchi rifugio, senza più alcun timore.
Così ti accorgi di poter sentire, come fosse una magia, il canto del lombrico innamorato della sua stella.
Allora, taci. Muta, resti in ascolto, ormai cresciuta.
Ed è Kosmos, fuori e dentro di te.
Il borgo visto da Lungoticino Sforza. Pavia