Di velluto, di pesca e di tronco d'albero sono le tue mani.
Nido di rapace la tua gabbia toracica.
Con occhi di volpe avanzi nel bosco dei sogni.
D'acqua salata è il vortice della tua bocca.
Schiude Atlantidi Sommerse.
Confini vietati al mondo sono gli angoli delle tue labbra come lo è l'accesso al tuo desiderio.
Giocolieri di vita marciano sui trampoli delle tue clavicole.
Radici di arbusti selvatici scorrono nelle tue gambe e rivoli di fluidi caldi e geyser sotterranei irrorano le tue vene.
Lì è custodita Pulsione di vita.
Duna di roccia lavica e fusione di pensieri é il tuo grembo.
Le fantasie navigano nel sudore.
Le speranze si dondolano sulla fune dell'ombelico.
Le promesse abitano i solchi delle rughe
e paure gocciolano sul pavimento del cuore.
Nuove fragilità rafforzano il senso del mio vivere,
mentre ridisegno anatomie di un Amore.
Strane e curiose frequenze ci sono nell'aria a volte..
RispondiEliminail giorno precedente pensavo proprio a quel desiderio..forse un po' troppo..
mentre il giorno stesso volevo parlare di quel 'aspetto', come potessero sembrare parole designate anche involontariamente a creare sorta di vincoli o concessioni in altre persone..e invecee..
strane lunghezze d'onda..talvolta è la stessa anche senza volere o tantomeno saperlo.
G.