Dimmi, saprai custodire la bambina, la vecchia e la ragazzina? Saprai contenere quello che sono stata, che sono e quello che ancora non so? Vezzeggerai quel corpicino piccolo e paffuto, quegli occhi grandi e le mani scoordinate? Cullerai l'infantile bisogno d'amore e farai scudo alle paure di pezza? E dimmi ancora, abbraccerai, intanto, anche la ragazzina di poco cresciuta? Quella dall'incedere incerto coi sogni di primavera intrecciati ai capelli come margherite di campo? Contemplerai la sua bellezza acerba, i suoi desideri proibiti, soprattutto a sé stessa, ammirando, in silenzio, la rugiada del suo precoce mattino? E poi, dimmi ancora, nel contempo, passeggerai con la donna matura, starai al suo passo deciso? Ne bacerai le prime rughe d'alloro, raccoglierai primule e viole da porre sul davanzale del suo cuore ad ogni risveglio? La lascerai libera, quando sarà già altrove e saprai sentire la fragilità scricchiolante del...
Anatomia di pensieri e navigazione spaziale