Vi sono sere in cui l'aria essuda di una dolcezza che è oltremisura . Eccessi di molecole fluttuano nell'aria, penetrando ed eccitando, inconsapevolmente . Millenni di evoluzione cortoicircuitano nel mio minuscolo mondo. Le api, silenziosamente, godono. La pelle ricorda con piacere le sue maree di zucchero fuso. I gufi si gonfiano su rami lontani bubuuu, bubuuuu. Le lumache bagnano di memoria i loro giacigli d'amore. Le mosche, fameliche, girano in quadrati sempre più stretti. I petali dei fiori prendono colore. Il giallo cola sui pistilli e l'erba scopre il verde. La notte eccede in una rumorosa ispirazione. Una sovrabbondanza mi attraversa, ferendomi. Sento il prato inumidirsi. La goccia notturna generarsi dal nulla. Mi giungono secrezioni lontanissime e gli umori della scimmia che porta avanti la specie. Sento l'asfalto e le sue storie finite in una shock room. Sento l'uva, maturata in autunno sui tralci, distruggere gli epatociti della giovane don...
Anatomia di pensieri e navigazione spaziale