Fosse anche una chimera, avrebbe alito di mirto e saprebbe di rosa e di gelsomino. Basterebbe il suo odore per farmene innamorare, ed il viaggio per cercarla avrebbe già meritato ogni sforzo. Potessi, di quel misto di rosa, mirto e gelsomino, ne farei un'essenza per mettermene due gocce sulla pelle, ogni mattina, al risveglio. Come faceva mia madre con me, con l'acqua di viole, quando ero bambina. Di quel profumo io ricordo la delicata persistenza e la duratura serenità che sapeva regalarmi. Di cosa abbiamo davvero nostalgia ? Pelle di ambra. Odore di fichi maturi. Latte e miele. E di un posto perduto e ritrovato. Oggi benedico la mia inquietudine che mi fa chiedere ancora cosa mi manca. Le riservo un posto riparato dentro alla mia anima, perché è in quel posto che i segreti si svelano, ma sottovoce, ed è lì che il desiderio si lascia esplorare. E' grazie a lei se la percezione del mondo avviene anche sottopelle e l'anima può scoprirsi piccina piccina d...
Anatomia di pensieri e navigazione spaziale