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DISEQUAZIONI


Ci sono volte in cui abbiamo più bisogno di meraviglia.
E, allora, la cerchiamo ovunque.

È allora che
le nuvole si fanno più gonfie, più bianche e stanno più (meravigliosamente) sospese  nell'azzurro. 
E sfumano e scolorano e cambiano forma e s'ingrigiscono e s'arruffano e chiedono ospitalità nella gabbia toracica.

Ci sono volte in cui abbiamo più bisogno di meraviglia.
È allora che 
le pesche si fanno più mature, più dolci, più gialle tendenti al rosso, più succose e più sgocciolanti tra le dita.

Ci sono volte in cui abbiamo più bisogno di meraviglia.
È allora che l'erba si fa più verde,
i papaveri sventolano di più alla brezza della sera, lungo il ciglio della strada, vicino alle ruote della tua auto che allora rallenta perché è proprio della meraviglia che tu hai bisogno.

È allora che le canzoni commuovono di più,
l'acqua del Po scorre più lenta,
i giovani scendono in piazza per difendere più diritti.
È allora che l'amore sembra essere più Amore,
E la vita più Vita 
E la semplicità delle cose, più Semplice.
Ci sono volte in cui abbiamo più bisogno di meraviglia.
È allora che la cerchiamo ovunque.

È allora che
le poesie si snocciolano dentro al cuore, come le arachidi al Tex Mex.
È allora che l'orchidea fiorisce sul davanzale della tua distrazione e pare ti racconti una bellissima storia di Resistenza.


Intanto, un gabbiano chiede informazioni per raggiungere il mare.

Ci sono volte in cui abbiamo più bisogno di meraviglia.
E allora cerchiamola e troviamola ovunque.


Commenti

  1. giusto e corretto direi. Riferendomi alla donna di scienza..sappiamo bene tutti che questa meraviglia derivi dalla chimica ed i voltaggi che interagiscono tra i neuroni attraverso le sinapsi. Maaa
    La bimba, la ragazzina e la vecchia.
    Secondo lei chi tra queste
    è quella che percepisce meglio la meraviglia?!
    quella che come la vede le corre incontro
    e
    chi ne ha forse più "bisogno"
    o ne trovi più giovamento?!
    non deve dirlo..ci pensi.

    E se fosse quella ragazzina coi fiori intrecciati che corre scalza sull'erba, la prima a sentirla o desiderarla..
    non sarebbe anche questo un segno di maturità, quel suo parlare quasi immediato con la più vecchia, il suo condividere con le altre.. con se stessa alla fine.
    Dico soltanto che forse non c'è una tale distinzione netta, tra bimba ragazzina ecc come noi le sentiamo e se fosse invece tutto rimescolato come quelle tessere, praticamente cambia la percentuale dell'una o dell'altra secondo la situazione od in parte secondo il nostro volere o quello che sentiamo di più in quel tal momento..
    come in quel suo circo, una parte comincia, una domina ma anche le altre partecipano e tutte sentono cose.
    Se esiste quella affinità come credo, tra lei e l'intorno..e il dentro, penso che a quella "vecchia" sia difficile se non impossibile rinunciare alle altre sue parti ma non è forse una bellissima e necessaria simbiosi (.. poi per i più, sono solo cazzate che non rispecchiano i canoni della vita adulta compresa la merav.)
    discorso che vale anche per il maschile.
    Certo è che siamo tutti diversi ,quello che per lo più cambia, "l'abito" che indossiamo, per quanto tempo, quale preferiamo indossare, quello di tutti i giorni e quello che "offriamo" agli altri come il più bello..ma a coloro che a nostro giudizio lo "meritino" ma è qui l'inghippo, bello per noi o per gli altri. Se lei lo fa di suo è un conto altrimenti tremi per la morte e non per come è fatta dentro. (non volevo toccare quel suo intimo ma era per un discorso più ampio sugli aspetti della merav.)

    Più che cercare, sentirla quella meraviglia, tanto è ovunque ed è corposa nella sua semplicità, a differenza del normale vivere non rispetta affatto le sue formule, nessuna, una cosa seppur piccola può darci un piacere tale che..
    e non sappiamo mai con certezza da dove salterà fuori..strabiliante questo
    e come andrà a colpire o nel modo in cui lo farà, se lentamente, se ti attraversa dentro o ti avvolge ecc, non solo come natura ma in infinte altre..
    cammini per strada e..(si lo so la faccio facile, in relazione alla massa ha ragione lei cercarla, se hai voglia, se hai tempo se se se)
    Però la cosa più importante è quella "voglia di essere abbagliati" altrimenti tempo perso.
    Fateci caso, quando nei momenti no, più o meno lunghi, può capitare spesso di essere sordi o ciechi a quella meraviglia, puoi esservi immerso e non sentire nemmono un leggero tepore,
    la più brutta quel vecchi fuori e vecchi dentro..forse il termine più giusto spenti.
    Non ho mai parlato o chiesto ad anziani delle loro meraviglie, anche se a pensarci bene lo puoi ricavare, è sempre un "quando..quando..che belli tempi.." il loro prima, la giovinezza ecc.. semplicemente la vita stessa ne più ne meno, questi i loro colori, le loro nuvole.
    Se è cosi anche quella meraviglia cambia, col calare degli anni che rimangono,
    guarderemo più dentro che fuori, forse.
    Argomento interessante.

    ps da poggiare una scala e poterle toccare..
    credo la ragazzina ogni tanto lo faccia.

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  2. Tutta colpa della Barb. mannaggia..non riesco più a uscirne da sto labirinto.. proprio io (che ri-esco come l'orca la notte)..
    giro giro giro come quel gabbiano, la allungo anche e paf di nuovo lì su quello scoglio..mi sto rammollendo proprio🤣
    Se mi vedessero gli altri mammamia altro che meraviglia, meno male che non sanno ne leggere né scrivere più o meno, figurati lo smartphone..🤣
    No poverina che poi ci rimane male la colpa è solo mia scherzavo. Credo si possa stemperare ogni tanto su quella tela. vabbè, ci studieremo qualcosa.

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