Pareti di pelle, scalo. Su costole di roccia, cerco appiglio. Montagne di sale mi si sgretolano in petto, restituendomi al mare. Di sabbia si fanno le mani, lasciano dune tiepide al loro passaggio. Il vento, quando soffia deciso, cambia conformazione anche al Cielo. L'aria profuma di resine e si fa trasparente. Rughe di resistenza hanno disegnato solchi su una terra che chiede ancora misericordia. C'è bisogno di custodirsi. Oggi, forse, più di ieri. Il passato ha tracciato mappe invisibili sulla superficie degli Oceani. Mi so orientare. Fluida è la Vita, metallo resistente, sa fondersi alla temperatura del Rispetto. Navigo in mare aperto, ma marinaio buono è ora il cuore, conosce la pazienza e sa difendere i segreti della Terra. La caverna disabitata si è fatta antro sacro, qui si onora il silenzio delle madri e si custodisce ogni singolo respiro. Ph 29/06/2024. Docs Dora. https://youtu.be/MgS-Lq_pUGk?feature=shared
Anatomia di pensieri e navigazione spaziale