A. mi ha insegnato che essere attaccati alla Vita è davvero importante. Che il desiderio è spinta vitale, che la rabbia è meglio della tristezza e la compassione vera nobiltà d'animo. Mi ha insegnato che gli abissi si guardano, anche quando fanno paura, soprattutto quando. Che la corteccia copre, ma l'inconscio svela. Che quella zona oscura, terrificante e diversamente silenziosa che ci abita in realtà è una poesia senza parole, potente seduzione capace di condurre in luoghi inaccessibili, con la medesima audacia di un giovane e travolgente amore. A. mi ha insegnato che non esiste un limite di età, di tempo e di spazio per conoscere davvero sé stessi e che questa è l'unica vera scommessa con Cronos, il tiranno. Che dopo è meglio che mai . E che l'amore è tutto, o, quantomeno, gran parte del senso di ogni cosa. L'amore ricevuto, ma anche e forse soprattutto, quello donato. A....
Anatomia di pensieri e navigazione spaziale