Era di Novembre

Jack intanto se ne è andato. 

Zitto zitto è partito, in una notte di stelle ruvide, densa come il catrame e buia come la bocca di un orso.

A bordo di un transatlantico ha raggiunto l'Oriente.

Gli ribolliva mosto bruno nelle vene ed un caimano gli mordeva il cuore.

Ha portato con sé solo del burro di arachidi, una foto sgualcita ed una manciata di tabacco, acre come l'odore della pelle quando è ancora giovane.

Ha camminato Jack. 

Ha ingoiato così tanta polvere che ora la sua anima è un calco perfetto e il suo corpo soltanto un involucro vuoto.

Ha fatto fatica Jack.

Quando il sole picchiava duro e il sudore era l'unica acqua che gli restava sulla lingua riarsa.

Ha avuto fame Jack.

E sete.

E sonno.

E paura.

E freddo.

Ha dormito coi topi, gli scarafaggi ed i serpenti, mentre due tarme si facevano strada dentro di lui, creando cunicoli in cui rimbombavano ricordi e poesie.

Ha offerto tabacco ad una vecchia rugosa che, in cambio, gli ha più volte benedetto la via.

Ha mescolato muco, saliva e lacrime con quelli altrui, provandone consolazione, non disgusto.

Ha calli sulle mani ora, Jack, e suonare la tromba gli fa male. 

Ha ulcere sui piedi e non può più correre. 

Ha conosciuto meglio la Solitudine, Jack, le Possibilità, il Silenzio e l'Immensità.

Si è sentito così piccolo che ha dovuto implorare il vento di cantargli una ninnananna per farlo addormentare, nel silenzio della notte, e supplicare le stelle di brillare ancora un po' per non lasciare al buio il suo cuore bambino.

Ha pregato, quando nessuno lo vedeva, parlato con le scimmie, stretto le mani ad un rivolo d'acqua ed incontrato streghe buone. Le cercava da tempo, più di tutto l'oro del mondo!

Torna cambiato, Jack, come tutte le volte che è partito senza sapere perché lo faceva.

La strada ti guida verso la versione migliore di te stesso, se è questo quello che vai cercando, 

ed il Mondo è il vero grande Maestro.

   Regione di Hatia in terra di Nepal. 

   Era Novembre 2022