Maneggiatemi con cura
Ho una fragilità costituzionale.
Un colibrì ha fatto un nido dentro al mio petto e non se ne vuole più andare.
Sento freddo, anche d'estate.
E il vento mi spezza in mille frantumi, quando si alza da nord.
Ho millemillenni sulla pelle. Li sento tutti,
per questo ho bisogno di estrema delicatezza, altrimenti lascia stare.
Maneggiatemi con cura.
Non credo di aver mai fatto del male a nessuno e nessuno me ne ha fatto, deliberatamente, eppure mi sono rotta dentro, silenziosamente, tante volte, senza che nessuno se ne accorgesse.
E ogni volta, il tempo di riparazione è stato sproporzionatamente troppo lungo rispetto alla frattura.
Maneggiatemi con cura.
I tramonti durano di più, da queste parti, e le albe arrivano sempre troppo presto.
Per questo dormo poco.
Maneggiatemi con cura.
Maneggiamoci con cura.
La pelle è un luogo troppo sacro
e il cuore un antro aperto alle correnti della vita. Vanno protetti con tenacia.
Siamo i millenni che ci hanno preceduti. Dentro ci camminano orsi, uomini che salgono sugli alberi a quattro zampe, donne in gonne bianche sui pontili di transatlantici, marinai che muoiono in mare per un po' di pesce e poeti analfabeti che non trovano le parole.
Maneggiatemi con cura.
Maneggiamoci con cura.
Anche tu hai un colibrì nel cuore?