(Castello Visconteo, ora)
Orme.
Dal greco "odore, traccia".
Traccia.
Odore.
Tu, orma a quadri,
le stai di fronte.
Le dai un bacio.
Erano millenni che l'aspettava.
Cercherà quel bacio per altre mille vite, senza più trovarlo. Si chiama imprinting.
Tu, orma a righe, fumi una Camel.
Ti guardi attorno.
Le luci della festa, al massimo, ti ricordano un Natale.
Immenso non sapere.
Buona pratica il lasciar andare.
Ma, ancor di più, ignorare il risaputo.
Tu, orma a rombi,
lo sai che l'amore quando è vero è incontrollabile.
Eppure,
ti ostini a controllare!
Tu, orma tonda,
lo sai che la tua ė una storia di abbandono.
Hai perso identità. E soffri come un cane.
E ti ripeti:
"chi se ne frega se
la conoscenza di sé passa attraverso il dolore,
Il silenzio,
L'abbandono!"
Già. Chi se ne frega.
Mentre tu, orma leggera,
ora lo sai che non si può vivere a rischio zero.
Ed infatti, accetti le possibilità.
Anche di soffrire, per un amore, o per la libertà.
Tu righe verticali
hai scelto una vita di compromessi.
Ma non lo sai.
Altrimenti non vivresti così.
Questo lo so io.
Tu sai di tiglio in fiore.
Tu sai di inizio estate.
Tu di fine.
Tu sai di shampoo d'acero.
Mi ci lavavo tutte le sere per dimenticarmi lentamente di te.
Tu sai di mandorle tostate. Lo stesso odore che sentivo stasera tra le bancarelle dei waffle e i ghiros pita.
Tu sai di rosa.
Tu di sambuco.
Tu di caramello.
Tu di....
Orme.
Tracce.
Odori.
Vite.
Datemi un piccolo capitale energetico e la mappa del tesoro.
Che orma ho io? Quella di un bisonte. Il mio calcagno lascia un segno inestetico, fa un rumore grossolano, è infangato in una melma di odore nauseabondo. Non ha un disegno in verticale.
RispondiEliminaNon l'avrebbe neanche fotografata, glielo assicuro, tanto non le avrebbe detto niente.
Pietro Zattera
Quando ci si rompe la base del V metatarso, per un movimento scorretto del piede, spesso banale, come una storta della caviglia, si è obbligati a camminare sul tallone per non sentire dolore. Alla vista della sua impronta, un calcagno pesante, come dice lei (impronta che credo avrei notato, eccome), avrei pensato a questo: cammina sul tallone per alleviare un dolore acuto e consentire all'osso fratturato di saldarsi.
EliminaDove sono le mie orme?
RispondiEliminaGirano in tondo in una città senza centro.
Corrono lungo i binari per non perdere la coincidenza.
Sono sotto ai tavoli dove si spostano i coperti.
Passeggiano sui marciapiedi di una città di mezzo.
Sono immerse nell'acqua del fiume.
Scivolano sul parquet illuminato dai lampioni.
Le mie orme hanno segnato la mappa del mio tesoro.
Lo so.
Pollicino lasciava in giro briciole che poi pennuti famelici, seguendo la loro semplice indole, mangiavano, incuranti del fatto che fossero la mappa del tesoro per il piccolo umano.
EliminaLe sue orme, a differenza del minuto Pollicino, mi sembrano fatti di sassolini che più difficilmente qualcuno si porterà via. Raccontano una storia. Sono tracce, per certo anche odori. Sono la sua mappa.
Ne sono felice.
Certezze così si hanno poche volte nella vita.
Grazie per il suo intervento prezioso.
O..
RispondiEliminaT..
O..
Vite
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G.iovanni
"In doing this, i'm able to express my unconscius mind, the part of me that are no be processed by logic"
EliminaGrazie...
È proprio così...
EliminaNon volevo dirla questa mia tempo fa', non è proprio un pensiero felice ecco maa
tra data ed immagine mi sembra di rivedere quell'enorme polverone..
Comunque le parole sue ci stanno lo stesso..anzi..
G.iovanni