Quando riuscirò ad accogliere il tuo dolore, coniugato al maschile
mi sentirò donna, a tutti gli effetti.
Quando ascolterò, la tua inquietudine figlia senza sentire l'urgenza di aiutarti,
sarò davvero madre dentro.
Quando deciderò di fare spazio alla fragilità di chi mi ha generato,
smetterò, naturalmente, di fare i capricci.
Quando tratterò le tue esili fibre esattamente come farò con le mie per paura si spezzino,
sarò migliore di adesso.
E se per caso avrò fatto tutto in silenzio,
allora la mia trasformazione sarà fragorosa.